Alla base di ogni scrittura c’è un paziente, scrupoloso, estenuante lavoro di rifinitura, di correzione, di messa a fuoco, di puntualizzazione, di calibratura che costituisce la qualità e la forza del buon artigiano.
Lo scorso 17 Luglio è venuto a mancare una persona molto importante per il panorama culturale nazionale e internazionale. Uno scrittore instancabile e attento, con più di 100 libri all'attivo.
Se fate qualche ricerca, vi renderete conto che Andrea Camilleri non era solo il papà di Montalbano. Certo, il siculo Commissario è un personaggio che entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo, ormai "uno di famiglia"; ma l'attività di attore, regista, sceneggiatore, poeta di Camilleri è stata costante, imperterrita. Ha avuto modo di conoscere persone e personalità della letteratura e dello spettacolo, di fama nazionale e internazionale.
E' stato testimone e allo stesso tempo protagonista degli ultimi novant'anni, ma un protagonista discreto, che è entrato nelle nostre case in punta di piedi, con garbo.
Un italiano, ma sopratutto un Siciliano. Amava la sua Sicilia e esprimeva questo suo sentimento in ciò che scriveva e diceva. Un amore quasi rammaricato, ma speranzoso, consapevole della bellezza che possiede questa terra e allo stesso tempo delle "brutture" che in qualche modo la sfregiano.
Il suo impegno politico costante e la sua voglia di esprimere senza freni, ma con educazione il proprio pensiero lo hanno caratterizzato ed è stato capace di trasformare il noir in romanzo sociale.
E' stato piacevolissimo assistere, seppur tramite il mezzo televisivo, al suo spettacolo "Conversazione su Tiresia", in cui ha dimostrato che l'età anagrafica e la cecità non hanno assolutamente scalfito la sua memoria, la sua estrema intelligenza e vasta cultura. Sfido me stessa ad essere così tra un po' di anni e ne dubito molto fortemente.
Consiglio vivamente a tutti di cercare ed approfondire altre opere di Andrea Camilleri, di ogni genere, e guardare interviste che ha fatto in passato, perché risulta chiaro che abbiamo avuto la fortuna di convivere con uno degli autori più significativi della nostra letteratura, al pari di quelli che studiamo a scuola (e lui all'estero lo studiano già).
L’artista è colui che ha una costante percezione alterata della realtà.
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