Ci ha accompagnato nelle ultime settimane, anche chi non l'ha vista ne è stato coinvolto indirettamente, non sopportando chi ne parlava in continuazione. Adesso Game of Thrones, una delle serie TV che ha lasciato un segno nel bene o nel male, è finita. Purtroppo o per fortuna? Bè, prima di rispondere a questa domanda, riassumiamo un po' l'ultima puntata, il finale di stagione (e di serie).


L'episodio comincia con il punto di vista di Tyrion, che osserva la desolazione e distruzione di Approdo del Re. Camminando per le strade si vede solo morte e sofferenza, oltre alla crudeltà degli Immacolati che giustiziano i pochi soldati rimasti vivi, che si erano arresi tra l'altro. L'unico Lannister rimasto entra nella Fortezza Rossa ed è molto suggestiva l'inquadratura dall'alto in cui si vede lui in mezzo alla mappa di Westeros, che Cersei aveva fatto dipingere , distrutta e attraversata da una crepa che divide Nord e Sud. Si dirige verso i sotterranei  e si sente ciò che prova, la paura e la quasi certezza intrinseca di ritrovare i suoi fratelli morti, ma allo stesso tempo ha una flebile speranza. Purtroppo per lui, Cersei e Jaime sono li, abbracciati sotto le macerie e lo strazio di Tyrion si sente tutto. Un'interpretazione ottima.


In seguito vediamo Daenerys che si mostra, in maniera molto scenografica con le ali di Drogon spalancate alle sue spalle (sembra un po' Batman). Fa un discorso delirante alle sue armate che continuano ad essere immense (la moltiplicazione continua), ricorda un po' Hitler devo dire. Per lei la guerra non è finita, il suo scopo è di "liberare" tutti i popoli del mondo. A queste sue affermazioni i suoi sottoposti esultano, Jon non sembra convintissimo, ma rimane comunque zerbino e Tyrion invece prende una posizione. Si avvicina a lei, che lo accusa di tradimento per aver liberato Jaime e lui le risponde "Si, ho liberato mio fratello, ma tu hai massacrato una città", si toglie la spilla di Primo Cavaliere e la getta via. Daenerys la prende bene e lo fa imprigionare.


Jon va a trovare Tyrion e lo scambio di battute è interessante. Sono una decina di minuti, ma che hanno un peso. Tyrion ammette le sue colpe, tutte le sue colpe e ammette che Varis aveva ragione su Daenerys. Jon, invece, continua ostinatamente a giustificare le sue azioni (zerbino fino alla fine? troppo amore? troppo onore?). Tyrion prova a farlo rinsavire e ci riesce (forse). In questo discorso in cui Jon da voce agli irriducibili fan della giovane Targaryen, è Tyrion la voce della ragione, tornando ad essere il bel personaggio con i dialoghi che ci piacciono; fa notare che Daenerys è una minaccia per tutti in questo momento, perché è convinta di essere nel giusto.
Una delle cose che mi ha sconvolto è che Tyrion dice di capire Jon perché anche lui la ama? (eh?). Solo io non mi ero accorta che si era innamorato di Daenerys?


Intanto Daenerys entra nella sala del Trono, o almeno in quello che ne rimane. Si dirige verso la seggiola e la tocca, ma non arriva a sedersi perché Jon la raggiunge. Le fa notare che non va bene bruciare i bambini e lei risponde che era necessario per ottenere il mondo migliore che vuole costruire insieme a lui. Lei è buona, chi non lo capisce finisce flambé, ma è buona. Jon le chiede di perdonare Tyrion, di avere misericordia, ma lei non può, a suo dire. Si avvicina a lui, lo vuole al suo fianco in questa sua missione. Jon le risponde che sarà la sua regina ora e sempre e si baciano. A questo punto ho pensato: "Ma allora sei beota!". E invece mi smentisce pugnalandola al cuore e lei muore così, senza dire nulla. Lui scoppia in lacrime, tenendola tra le braccia, e arriva Drogon alle sue spalle.


Il drago tenta di risvegliare la madre e quando capisce che è morta urla un grido di dolore. Devo ammettere che è stata una scena toccante. Drogon davvero espressivo (più di alcuni attori). A quel punto ci si può aspettare che bruci Jon, ma lui ci stupisce. Questo drago è talmente intelligente che comprende la causa di tutto questo: il Trono di Spade e lo fonde a suon di fiammate, facendolo sparire per sempre. Infine, amorevolmente, con delicatezza prende il corpo di Daenerys e vola via.


Passano settimane, anche se non è che sia ben chiaro per come è stata montata la cosa. Ad ogni modo Tyrion viene portato nella Fossa dei Draghi, al cospetto dei Lord di Westeros, i pochi vivi. Gli Stark, Brienne, Davos, Yara, Samwell, zio Edmur, persino il principe di Dorne. Sansa chiede a Verme Grigio come mai insieme a Tyrion non ha portato Jon; lui le risponde perché no, fondamentalmente.
Ora, per quale motivo Jon è in prigionia e non è stato giustiziato? Secondo gli ultimi comportamenti di Verme Grigio sarebbe stato logico, ma vabbè. Tyrion propone di eleggere un nuovo Re o Regina per avere un processo giusto per lui e Jon (o almeno decidere il loro destino).


Zio Edmur si propone e Sansa lo fa sedere subito, in una scena esilarante da un lato e un po' ridicola dall'altro. Sam invece dice che forse potrebbe decidere il popolo da chi saranno governati. Un'idea intelligente, democrazia. Peccato che viene deriso da tutti gli altri. Tyrion ha il lampo di genio: Bran è il più adatto a fare il Re perché ha la storia migliore. Cosa? Non è che sia proprio così, quella di Jon è migliore della sua, anche quella di Arya e di altri se è per questo.
Si stabilisce quindi questa oligarchia in cui i regnanti verranno designati per servire il regno e non per linea di sangue. Inoltre Tyrion chiede a Bran se accetta questo incarico e lui risponde "Secondo te perché sono venuto fin qui?".
Quindi Bran vede il futuro e ha permesso il sacrificio di uomini, donne e bambini per arrivare al Trono. Bene, complimenti.


Qui cominciano a crearsi in testa domande preponderanti. Come mai nessuno ha accennato al lignaggio di Jon, alla sua vera origine? Che fine hanno fatto i messaggi che Varys ha inviato e per cui è morto? E' diventato un filler e la morte di Varys inutile?
Ad ogni modo i nobili accettano Bran come Re, ma Sansa dichiara e ottiene, semplicemente chiedendola, l'indipendenza del Nord. Era così semplice? E perché Yara non fa lo stesso per le Isole di Ferro, dato che era quello che hanno sempre voluto? Idem per il Principe di Dorne, che era lì tipo soprammobile. Non avrebbe avuto più senso che tutti si rendessero indipendenti e i regni collaborassero tra loro in pace?


Bran viene proclamato Re da Tyrion che viene a sua volta nominato Primo Cavaliere, mentre Jon, per non scontentare nessuno, viene esiliato e rimandato alla Barriera tra i Guardiani della Notte. Hanno ancora scopo di esistere?
Tyrion gli comunica la decisione del Re e Jon ha i sensi di colpa per ciò che ha fatto. Dopo aver salutato i fratelli/cugini parte.


Passiamo a Brienne, che trova il Libro della Guardia Reale, in cui è presente anche la pagina di Jaime e la completa, narrando ciò che ha fatto e concludendo con "Morto per proteggere la sua Regina". E' un bel momento, ha superato l'abbandono di Jaime e lo ha compreso per certi versi.
Troviamo poi Tyrion che si prepara alla prima riunione del nuovo Concilio Ristretto ed è talmente teso, che si mette a sistemare sedie nella stanza (Perché lo fa?).
Chi sono i componenti di questo Concilio? I superstiti fondamentalmente. Davos è Maestro della Flotta, Brienne Comandante della Guardia Reale, Bron Maestro del Conio. Mi sembra saggio affidare i soldi della Corona a un mercenario abituato a sperperare e un po' avido.


Samwell è diventato Gran Maestro (ma non aspetta un figlio da Gilly?) e porta a Tyrion un libro, al quale ha dato il titolo: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La cosa simpatica è che in questo manoscritto Tyrion non è menzionato. Com'è possibile considerando che le sue azioni sono essenziali per lo svolgimento della storia? Ma non è importante perché tutto questo momento è fatto per creare ilarità (non so fino a che punto ci si riesce).
Un'altra cosa assurda è che Bran dice di avere bisogno di un Maestro delle Leggi, un Maestro della Guerra e un Maestro dei Sussurri. A cosa gli serve quest'ultimo, se lui vede ciò che accade ovunque? E perché chiede dov'è Drogon? dovrebbe sapere anche questo.
Spostandoci al Castello Nero dove Tormund accoglie Jon e accade quello che tutti volevamo: Jon ritrova Spettro e lo accarezza ed il meta-lupo ricambia con affetto.


Il tutto si chiude con un parallelismo tra Sansa, Arya e Jon; ognuno di loro segue il suo destino.
Sansa, ottiene ciò che ha sempre voluto: essere Lady e ora acclamata Regina del Nord. Arya in partenza su una nave verso una nuova avventura, novella Cristoforo Colombo di Westeros. Jon, Tormund, Spettro e i Bruti si dirigono verso le foreste oltre la Barriera; sarà il nuovo Mens Rider?


E' finita questa saga televisiva e io non sono completamente soddisfatta. Non ho odiato l'episodio, ma non posso dire che mi sia piaciuto da impazzire, non avevo grosse aspettative. Non perché non ho gradito cosa è accaduto (tranne per alcuni casi), ma perché tutto si è svolto in un modo frettoloso. Tutta la stagione è stata fatta di corsa e non mi ha permesso di godermi e vivere a pieno le emozioni che un finale di stagione deve trasmetterti. Gli autori hanno fatto disamorare i fan della storia ed è stato un grossolano errore di valutazione da parte loro. Senza contare il trattamento riservato ad alcuni personaggi, come Jon, che in questa fase finale è stato ridotto a burattino di chiunque, senza personalità, cosa che invece aveva in precedenza. Ed è un vero peccato.
Inoltre questo finale, non è un finale. La ruota non è stata spezzata. Anche se il Trono è stato distrutto, abbiamo comunque un Re, che sarà scelto da pochi privilegiati e nulla esclude che in futuro non possano ripetersi intrighi, tradimenti e nefandezze solo per avere il Potere.
Ammetto che non ho mai letto i romanzi (mea culpa). Forse è stato un bene (mi sarei arrabbiata di più in certi momenti), ma adesso vorrei sapere cosa mi sono persa e vedere come Martin vuole terminare la sua storia.

3 / 5 Stelle